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Ragazzi

SPETTACOLO TEATRALE

333 porcellini

Andrea Falcone

Le fiabe appartengono a tutte e tutti, sono “notizie vecchie” che non smettono di essere attuali, libri, per dirla con Calvino, che «non smettono di dire quel che hanno da dire». Per questo mettere in scena “I tre porcellini” oggi, farlo di fronte agli interlocutori più piccoli e più preziosi, ha un senso profondo, ed è una sfida avvincente.

L'attualità delle favole

temi

tecnica

durata

60 minuti circa

fascia d’età

credits

Nessuna data disponibile

Biglietti

Locandina

Lo spettacolo

Il colloquio tra fiaba e teatro

Le fiabe appartengono a tutte e tutti, sono “notizie vecchie” che non smettono di essere attuali, libri, per dirla con Calvino, che «non smettono di dire quel che hanno da dire». Per questo mettere in scena “I tre porcellini” oggi, farlo di fronte agli interlocutori più piccoli e più preziosi, ha un senso profondo, ed è una sfida avvincente.


333 porcellini, il re-telling della fiaba classica

333 porcellini sarà una nuova narrazione teatrale della fiaba tradizionale, condotta con amore per il racconto che ha incantato le nostre infanzie, ma senza nostalgia. Questo re-telling esplorerà alcuni degli elementi simbolici che la fiaba ci propone, quel nucleo poetico che le poche parole del racconto, ben setacciate dalla tradizione, ancora trasmettono.


I porcellini ed il lupo

I porcellini sono piccoli, mentre il lupo è grande.

I porcellini sono tanti, il lupo è uno solo.

I porcellini agiscono per tentativi, il lupo per ripetizione: mentre loro costruiscono, falliscono, riprovano, lui soffia e soffia, bussa e bussa, annuncia e ripete.


La narrazione teatrale come specchio sulla realtà

A partire da questi elementi, alla maniera di Gianni Rodari, è possibile portare il racconto fiabesco nella contemporaneità, senza perdere la sua magia. In questa narrazione teatrale, il grande lupo cattivo ci offre uno specchio in cui guardarci: una società adulta che, con la sua routine minacciosa, rischia di buttare giù ogni cosa, a partire dalle case dei più fragili. I porcellini, piccole creature che parlano, si aiutano e resistono al vento lupesco, ci sembrano un'umanità nuova, una società futura, fatta di bambine e bambini pronte e pronti a darsi una mano. Questo racconto, questa messa in scena, nasce per celebrare e coltivare il loro sguardo partecipe, la loro curiosità, la naturale propensione a prendersi cura di quello che li circonda.


L'attualità messa in scena

In questa messa in scena sarà possibile sentire l’eco di temi al centro del dibattito odierno: il cambiamento climatico, la perdita della casa e il valore dell’accoglienza. Se le parole e i gesti mostrati in scena saranno quelli della fiaba, semplice e poetica, il messaggio dello spettacolo teatrale, approfondito nei materiali di corredo, riguarderà tutte e tutti, e parlerà - con le bambine e i bambini, e attraverso il loro coinvolgimento nel racconto - alle persone adulte presenti, perché siano anche loro un po’ più piccoli porcellini, e un po’ meno grandi lupi cattivi.


Un titolo, un gioco, molto serio

La cifra “333” propone un gioco di moltiplicazione dei numeri originali della fiaba. Le fiabe ci hanno abituato a cogliere il valore simbolico e poetico dei numeri: i nani sono ricordabili perché sono sette, i desideri concessi da pesci e fate generalmente sono tre, i premi o le fatiche sono ancora sette, oppure dieci, oppure cento. Si tratta chiaramente di numeri ideali, figure retoriche, strumenti per ricordare meglio. La cifra 333 però è un numero preciso, reale, fin troppo. È un numero che nasce dalla lettura dei più recenti report pubblicati da Unicef sulla situazione dei minori del mondo. Trecentotrentatre sono le bambine e i bambini che ogni mezz’ora (la durata ipotetica della performance teatrale) sono costretti a lasciare le proprie case per eventi legati alla crisi climatica. Hanno visto la loro casa essere spazzata via, essere travolta, allagata, incendiata. La cifra calcolata da Unicef è di 431 milioni di minori sfollati negli ultimi 6 anni, una media di 20.000 bambine bambini al giorno. Spiega il documento redatto nell’ottobre 2023: «Molti bambini devono abbandonare la loro abitazione più di una volta, e alcuni di loro non torneranno mai a casa. La crisi climatica ha portato il caos nella loro vita, e la crisi sta peggiorando. Intanto, le emissioni continuano ad aumentare» Intanto - riprendiamo la parola - siamo noi a fare quelle emissioni. Quel lupo cattivo, che soffia e soffia, siamo noi. Raccontare un altro modo di vivere attraverso il teatro, raccontare i porcellini, è un gesto che offre parole e immagini per un percorso diverso, un nuovo patto, per porcellini e lupi, bambini e adulti.

Adatto per

Consigliato per un pubblico dai 3 anni in su

Nucleo artistico

Andrea Falcone è nato vicino al mare e per questo, fin da giovanissimo, sogna la pensione.

Presidente dell’associazione inQuanto teatro, non è mai stato un Presidente-Operaio, al limite ha fatto il presidente-Sguattero-Del-Negozio-Di-Sushi, o il Presidente-Runner-Pizza, e il Presidente-Social-Media-Manager per altre persone importanti (a loro volta Presidenti). Da un po’ di tempo collabora con l’agenzia creativa torinese dieci04, con cui ha sviluppato progetti di comunicazione dedicati a realtà come Einaudi editore, Salone del Libro, Torinodanza Festival. Il che è molto bello, ma anche avere il sushi gratis non era male. Dietro le quinte della maggior parte delle produzioni della compagnia, Andrea si occupa di progettazione artistica, scrittura, comunicazione.

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Collaborazione e Organizzazione

testo Andrea Falcone 

regia Giacomo Bogani 

con Giacomo Bogani, Elisa Vitiello, Julio Escamilla

musiche Alberto Pretto

disegno luci Julio Escamilla

elementi scenici Giacomo Lorenzoni

costumi Noemi Coraggio

produzione La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale

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Materiali

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