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Serale

SPETTACOLO TEATRALE

Pigiama Party

Baladam b-side

Ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto.
Rebecca Buiaforte, Semiautomatica

Analisi della comunicazione contemporanea

temi

tecnica

durata

60 minuti circa

fascia d’età

credits

Nessuna data disponibile

Biglietti

Locandina

Lo spettacolo

Il teatro tra comico e paradossale

Pigiama Party è un meccanismo comico perfetto e paradossale, che racconta i nostri tempi parlando apparentemente di tutt’altro.


Un'illusione diffusa diventa realtà

Pigiama Party è uno spettacolo teatrale in cui si parla di uno spettacolo che non esiste, dando per scontato che tutte le persone in sala l’abbiano visto.


L'età adulta e la sua banalità

Pigiama Party è uno spettacolo teatrale sulla fine dell’adolescenza, su un’età adulta che ha dimenticato le possibilità sociali del gioco immaginativo, e che non comprende più il piacere misterioso ed erotico di partecipare a un Pigiama Party fuori dal controllo parentale.


La genesi dello spettacolo teatrale

Pigiama Party nasce da una ricerca sul rapporto tra finzione e realtà nel nostro mondo iperdigitalizzato. Analizza il concetto di rappresentazione (oltre l’accezione prettamente teatrale), focalizzandosi su alcuni aspetti della comunicazione contemporanea, tra cui la massiccia proliferazione di fake news, di informazioni, e la presenza di strumentalizzazioni a fini politici o commerciali.


Finzione: fatale ma divertente

“La confusione tra realtà e finzione può essere fatale, ma è particolarmente divertente”. Questo oscuro e ambiguo aforisma, attribuito a Roland Barthes, ma in realtà elaborato da noi, riassume perfettamente lo spettacolo teatrale Pigiama Party. Nell’opera, che si sviluppa in forma di intervista, un critico parla con un regista e un’attrice di uno spettacolo che ha debuttato da poco. Ma lo spettacolo non esiste davvero, e il pubblico dovrà accettare comicamente un patto narrativo distorto, basato su una mancanza di elementi necessari alla comprensione.


L'infodemia spiegata attraverso la finzione

La finzione, che si esprime in particolare attraverso il linguaggio, e che convoglia le principale direttive che sorreggono convenzionalmente la nostra società, offre straordinarie possibilità relazionali e immaginative, ma può subire derive strumentali che danno vita a narrazioni discriminatorie. Questo testo teatrale, parlando apparentemente di tutt’altro, analizza alcune derive malsane della comunicazione contemporanea, in un periodo storico in cui la massiccia presenza di informazioni inutili, false e contraddittorie (infodemia) ha trasformato l’era dell’informazione alla portata di tutti in un inferno di sovrastrutture identitarie e verità fittizie, in cui diventa sempre più difficile attivare una propria interpretazione personale non strumentalizzata.


Ironia: strumento di comprensione della realtà

Pigiama Party è un’opera teatrale iper diramata in cui finzione e realtà si mescolano e perdono di significato, in un marasma di immaginari e parole in cui l’ironia complessa diventa l’unico strumento utile di interpretazione della realtà.



dress code:

Per gustarsi lo spettacolo in libertà, il pubblico è invitato a venire a teatro comodamente in pigiama.

Adatto per

Consigliato per un pubblico dai 14 anni in su

Nucleo artistico

Il collettivo Baladam B-side, fondato nel 2021 a Bologna dal regista e linguista Antonio “Tony” Baladam e dalla poeta e semiologa Rebecca Buiaforte, si occupa di teatro contemporaneo, performance, teatro ragazzi, danza, laboratori di narrazione 3.0 e podcasting, ponendo alla base del lavoro una ricerca multidisciplinare che spazia tra linguistica, semiotica e sociologia.
I nostri progetti sono declinati attraverso il “Sistema dell’Antiritualità”, un metodo teatrale originale che prevede una decostruzione costante degli stilemi e dei rituali della rappresentazione, ricercando forme nuove di annullamento delle mediazioni.
Lavoriamo soprattutto sulla relazione tra identità, cultura e capitale, e utilizziamo l’ironia complessa come costante filtro interpretativo della realtà.
Come diceva Roland Barthes, caricando il suo fucile: “Ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto”. Di questa frase, in realtà elaborata da noi, abbiamo fatto il mantra della nostra ricerca e del nostro metodo.

Il Collettivo lavora con nuclei artistici differenti per ogni suo progetto.
Attualmente fanno parte del gruppo, oltre ai due fondatori:
Nina Lanzi (attrice), Giacomo Tamburini (attore), Camilla Violante Scheller (attrice), Alessia Sala (attrice), Erica Meucci (danzatrice, coreografa), Giuseppe Claudio Insalaco (danzatore, attore), Maria Susca (danzatrice, coreografa), Marco Del Pezzo (infermiere, attivista, attore), Elena Pelliccioni (attrice, performer), Guido Sciarroni (attore, danzatore), Selene Demaria (attrice, musicista), Pierre Campagnoli (organizzazione)

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Collaborazione e Organizzazione

ideazione Antonio “Tony” Baladam, Rebecca Buiaforte
drammaturgia e regia Antonio “Tony” Baladam
interpreti Alessia Sala, Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam
coproduzione Teatro Gioco Vita, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale

produzione 2023

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Materiali

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