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Biglietti
Locandina
Lo spettacolo
Dai libri allo spettacolo teatrale
Ale e Rovere, Ale e i lupi, I Racconti del bosco, sono i tre libri di Daniele Zovi, editi da De Agostini, dedicati ai giovani lettori. Dagli sguardi dei personaggi e degli animali di questi libri nasce uno spettacolo teatrale che ci invita ad una avventura nel bosco.
Racconti intrecciati alle stagioni
Seguendo il ritmo delle stagioni, il racconto teatrale svela le piccole e grandi avventure dei due fratelli Ale e Franci in montagna, accompagnati dall’esperienza di zia Sara, guardia forestale, e del loro cane Buck.
Incontri sospesi in scena
Dai giochi in malga alla notte in rifugio, dalla ricerca delle impronte della lepre e della volpe sulla neve alla scoperta della tana di un’orsa, fino al momento di un incontro sospeso con il mondo selvatico.
La genesi dello spettacolo teatrale
Lo spettacolo teatrale si sviluppa a partire da una ricerca ed una attività di laboratorio con i ragazzi della scuola primaria, pensato per sviluppare le connessioni tra arte teatrale, pratica educativa e sensibilità ambientale; per trasformare le relazioni con sé stessi, con le altre persone e con gli altri viventi che abitano la nostra casa comune.
Desiderio di futuro attraverso le relazioni tra persone
Il bosco diventa una grande metafora teatrale per parlare delle relazioni tra le persone, per mettere in scena la tensione tra competitività e cooperazione, per coinvolgere gli spettatori in una riflessione sul proprio desiderio di futuro.
La relazione diretta con i ragazzi, declinata al presente, prende avvio da un semplice inventario delle strutture su cui si basa il funzionamento del bosco: i semi, il tronco, le radici, la corteccia, la chioma, la resina.
La tematica dello spettacolo teatrale
L’ambiente del bosco permette di raccontare il tema dell’interdipendenza, in un nuovo approccio integrale alla questione ecologica che non si ferma più alla sola informazione sulle tematiche ambientali, ma suscita una riflessione sulla necessità di cambiamento dello stile di vita a partire dalle relazioni tra le persone, e poi via via con gli altri esseri viventi, il paesaggio, le risorse naturali.
Uomini, alberi ed animali sono connessi tra loro, ed osservare la natura insegna come sia la cooperazione e non la competizione la strategia che permette ai sistemi di sopravvivere. Lo spettacolo teatrale si propone di suscitare il desiderio di compiere alcuni semplici gesti. Il gesto di guardare e farsi guardare dagli animali, il gesto di immergersi nel bosco e nella rete di legami invisibili che ci permettono di sopravvivere, il gesto di respirare insieme. Gesti che aprono, a partire dal profumo delle cose concrete, la riflessione sul futuro che si può immaginare, desiderare e costruire.
Adatto per
Consigliato per un pubblico dai 5 anni in su
Nucleo artistico
Carlo Presotto è drammaturgo, attore e regista. Il suo lavoro si caratterizza nel panorama del teatro per le nuove generazioni in Italia per una continuità di presenza artistica accompagnata da una continua spinta al rinnovamento.
Si forma alla fine degli anni 1970 nell’ambito dell’animazione teatrale, attingendo ad esperienze forti (Bruno Munari, Remo Rostagno, Mafra Gagliardi, Claudio Montagna).
Dopo gli anni della formazione e le prime sperimentazioni artistiche di teatro ragazzi (tra cui il progetto di videoteatro del 1981 La Zucca magica, per il comune di Bassano e la collaborazione della Rai) entra a far parte della Piccionaia nel 1982.
Accompagna la fase di trasformazione della compagnia da Famiglia d’arte a Centro teatro ragazzi, facendo tesoro della ricca formazione trasmessa da Titino Carrara, con cui collabora per oltre 25 anni.
Collabora con Giacomo Verde e sviluppa la particolare tecnica di interazione tra narrazione e video a circuito chiuso, il Teleracconto. Una tecnica che nasce dall’osservazione del pubblico dei bambini e dalla constatazione (prima empirica e poi strutturata teoricamente) di come siano in atto profonde mutazioni della percezione e della rappresentazione della realtà. E di quanto sia necessario che l’approccio artistico si nutra di una costante attività di frequentazione del pubblico affiancata da una riflessione antropologica, etica e pedagogica sulla propria funzione. Da questa riflessione nascono una serie di opere di video teatro (Storia di una gabbianella 1997, Le stagioni di Giacomo 2000, Favole al (video)telefono 2007), e di teatro musicale (Il teatro delle emozioni).
Dal 1999 al 2010 collabora come docente con l’università Ca Foscari di Venezia per un corso sul teatro ragazzi, poi dal 2013 con l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (Teatro sociale e Animazione culturale). Il suo lavoro di studio rimane sempre connesso ad una intensa attività artistica.
Nel 2008 e nel 2009 dirigerà due creazioni collettive per il Napoli Teatro Festival, che saranno occasione di un forte ripensamento sul ruolo del teatro nella relazione con le nuove generazioni.
Da questa esperienza nascerà un pecorso di collaborazione artistica con Raimondi/Castellani di Babilonia Teatri, con Diego Dalla Via, con Agrupacion Senor Serrano.

Collaborazione e Organizzazione
ispirato a Ale e Rovere, Ale e i lupi e I Racconti del bosco di Daniele Zovi
regia di Carlo Presotto
drammaturgia Carlo Presotto e Paola Rossi
con Matteo Balbo e Francesca Tres
direzione tecnica Federico Fracasso
scenografia Traverso – Vighy
consulenza costumi Sonia Marianni
si ringrazia Luce&Light srl








