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5+ anni

Il tema della famiglia raccontato a teatro

In questo spettacolo teatrale, Luna si ritrova a vivere in una Casa Famiglia che “le fa sentire il profumo di famiglia, anche se la sua è a mille miglia”.


Il gioco come vicinanza

Con cuore agitato Luna sprofonda giù e incontra Mostrogiramondo, lottano furibondi fino a quando lui le svela la sua paura e Luna lo scopre più vicino a sé di quanto potesse immaginare. Imparano ad avvicinarsi l’un l’altra in maniera felpata, si annusano con desiderio di scoprirsi e conoscersi, si confidano a cuore aperto nelle proprie ombre e luci. Giocano a nascondino tutti i giorni per andare alla ricerca della nonna di Luna, presenza-assenza luminosa nella vita della bambina.

Nascondino e confidenza dopo nascondino e confidenza, Mostrogiramondo diventa, il suo, Mostrogiramondo.


Serenità come punto finale

Tra una folata di “vento della vita” ed un’altra, il cuore di Luna si acquieta e si ammorbidisce permettendo ai chiaroscuri della sua vita di diventare armoniosamente punti di forza e vulnerabilità allo stesso tempo. Luna è così pronta a lasciarsi sventolare fiduciosa, proprio come fanno i suoi fiori preferiti, i papaveri.


Parola, danza, illustrazioni: l'immersione

La storia di Luna e del suo Mostrogiramondo viene raccontata a teatro attraverso la parola, la danza e le illustrazioni, per permettere ai piccoli spettatori di immergersi e lasciarsi portare pienamente dalle variegate correnti emotive che soffiano all’interno della narrazione.


Lo spettacolo teatrale gira attorno a questi ruoli:


-Mostrogiramondo

Come tutti i mostri che si rispettino, Mostrogiramondo irrompe nella vita di Luna per un motivo, nella fattispecie, permetterle di vivere pienamente le sue emozioni in tutte le loro sfumature, dalla rabbia, alla paura di mostrarsi nei lati più delicati, al bisogno di appartenenza


-la “tipo mamma Nadia”

Con questo appellativo, Luna sancisce la maternità di Nadia e ne fa affiorare i sottili e porosi confini che esistono tra aspetto biologico, simbolico e relazionale.

Nadia è l’educatrice residente presso la Casa famiglia che accoglie Luna e gli altri bambini, è ascolto e presenza silenziosa, accorta e accorata nella vita di un essere umano fortemente esposto alle intemperie


-la nonna di Luna e la sua morte

Nella famiglia di origine di Luna, la nonna rappresenta il suo punto di riferimento, la sua linea curva di conforto e spensieratezza, la sua linea retta di direzione in una vita scompigliata, la sua spirale di esistenza di senso, nonostante tutto.

La nonna di Luna è portatrice di parole salvifiche nella vita di sua nipote, alla quale conferisce senso di protezione e di riconoscimento del suo mondo emotivo. Attraverso l’espediente del nascondino, la nonna aiuta Luna ad affrontare la sua sparizione dalla vita terrena e trasformarla, in maniera seria e spensierata come solo un gioco sa fare, in presenza


-il “vento della vita”

Una metafora che usa la nonna di Luna e che rivela con profondità e leggerezza la complessità dei momenti che ogni essere umano affronta lungo la propria esistenza, soprattutto per chi, come Luna, si trova a viverli durante la sua infanzia

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